Gianfranco Lanci, Ceo di Acer, l'aveva pronosticato all'evento "sign of the time" tenuto ad Amsterdam lo scorso aprile: il 2009 sarà l'anno in cui vogliono puntare sulla mobility. E l'azienda sta mantenendo la promessa sia con il brand storico (Acer per l'appunto) sia con la controllata Packard Bell. Una dichiarazione di intenti che va di pari passo con un maggiore impegno nel segmento netbook, anche con il sostegno di Android. Dopo essere salito sui telefoni di Htc e Samsung, ora la piattaforma di Google approda sui dispositivi Acer. La quale, essendo parte della Open Handset Alliance (40 membri effettivi), si prepara a installare il sistema operativo di Google non solo sugli smartphone (i primi modelli saranno presentati addirittura durantel'estate) ma anche sui netbook. La notizia è ufficiale e confermata direttamente dall'azienda. Sugli Aspire One, a partire dal terzo trimestre di quest'anno, ci sarà Android, che "rappresenta una nuova opportunità per Acer". La piattaforma derivata da Linux non sostituirà Windows ma affiancherà i modelli con il sistema operativo di Microsoft, Fosse tutto qui: l'azienda si spinge a dire che "Android contribuirà in modo significativo alla crescita globale dei netbook"
perché "offre connessioni incredibilmente veloci a Internet; questo è il motivo principale per cui abbiamo deciso di integrarlo nei nostri Aspire One", ha commentato Jim Wong, presidente di Acer. Nel frattempo, la famiglia di netbook si allarga con un modello di nuova generazione dedicato ai professionisti. Si chiama Aspire One 531 e si propone come secondo o terzo computer da tenere sempre con sé anche in viaggio. Senza appesantire troppo la borsa: il Pc bonsai ha peso poco superiore al chilogrammo pur offrendo un'autonomia di oltre sette ore.
In uno spessore di soli 2,5 cm integra le connessioni Wi-Fi, Bluetooth e Umts/Hsdpa (queste ultime opzionali) e una tastiera con un'area pari all'82% di quella di un notebook tradizionale. Non mancano nemmeno il display da 10,1 pollici, la webcam integrata e una cover nera con finiture grigio-argento scuro, che lo rendono piuttosto elegante. Dal canto suo, Packard Bell risponde con un netbook rosso, dedicato a chiunque cerchi un mini portatile che strizza l'occhio alla moda. Si chiama dot m/a e la grande novità è rappresentata dall'essere basato su una piattaforma firmata Amd. Il Packard Bell dot m/a è il primo a essere equipaggiato con processore Athlon 64 L110 a basso consumo energetico, affiancato dal chip grafico Ati Radeon X1270 che può fare affidamento su una memoria dedicata di 512 MB grazie alla tecnologia HyperMemory. Per sfruttare al massimo le doti del processore 3D, è presente un display da ben 11,6 pollici in formato 16:9. Il resto della configurazione prevede 1 GB di Ram, 160 GB di disco fisso e reparto audio con suono potenziato dalla tecnologia Dolby. Il tutto gestito da Winodws Vista Basic o Home Premium. Il Packard Bell dot m/a prevede una batteria a tre celle (quella a sei celle è opzionale) che aiuta a mantenere il peso intorno a 1,25 Kg. Sempre nella dotazione di serie è prevista la versione completa di Adobe Photoshop Elements 6 e di PB XSync, un software per copiare i file dal o sul netbook oppure sincronizzare i documenti con il computer principale. Il Packard Bell dot m/a sarà in vendita da luglio al prezzo di 399 euro. Per quanto riguarda l'Acer Aspire One 531H, il modello di base con 2 GB di Ram, 250 GB di disco fisso e Windows XP Professional è di 499 euro. La versione con modem Umts integrato è distribuita a un prezzo di 599 euro.
